Serafino Di Rosario – ingegnere acustico
Il terzo anno è sempre il più difficile per un progetto con cadenza annuale come Villa Pennisi in Musica.
È quel momento in cui la qualità del design può essere confermata o, nella peggiore delle ipotesi, ridotta al limbo dei progetti non riusciti.
É anche il momento in cui sai che se la magia del gruppo di studenti e professori si rinnova e allora davvero si sta insegnando qualcosa di interessante alle persone che saranno i prossimi architetti ed ingegneri.
Quest’anno siamo riusciti a risolvere entrambi gli enigmi del nostro terzo anno e ReS si è presentata a noi come la possibile donna della nostra vita.
Con piccoli difetti che la rendono ancora più affascinante.
Sentire amici musicisti discutere sull’aver finalmente trovato il “proprio suono” suonando all’aperto, ci da una forte conferma delle qualità di ensemble sotto la struttura.
In più, il commento di uno dei nostri più illustri ospiti che si meraviglia del fatto che la qualità del suono che riesce a percepire non cambia se si è sotto la struttura o in platea, conferma che il pubblico può godere di una qualità di ascolto provata poche volte all’aperto.
Questo ci lusinga e ci fa capire di essere sulla buona strada.
Una strada fatta di persone appassionate, che hanno voglia di sviluppare nuove tecnologie e sperimentare, sbagliare e ricostruire, per dare un contributo, seppur minimo, alla gioia di ascoltare musica classica in luoghi fantastici come la stessa Villa Pennisi.
Without craftsmanship, inspiration is a mere reed shaken in the wind.
Johannes Brahms